Siamo già in ritardo

18 Febbraio 2021

L’Italia – e il mondo- cambieranno quando al potere andranno persone del calibro di Giordano Bruno, Gramsci, Pasolini, Falcone, Borsellino, ecc. L’ho detto spesso e lo ribadisco oggi. Ripeto anche un altro concetto: parte della classe dirigente – oserei dire mondiale- non ha ancora preso coscienza della necessità di una vera e decisa inversione di rotta sull’ambiente. Sento la politica parlare di crisi ambientale in maniera poco incisiva, ascolto annunci con che dicono: ‘sviluppo, e niente estremismi’. Non so esattamente cosa significhi, se intende che non andremo, da un giorno o all’altro all’altro, in giro coperti di foglie a mangiare le bacche in mezzo ai boschi, grazie, lo sapevano. E se con ‘sviluppo’ si intende rivedere il modello economico che ci ha portato alla catastrofe-basato sullo sfruttamento della natura e sulle futilità-, tramite una vera rivoluzione ecologica che comprenda riforme serie, tipo : incentivi all’edilizia ecologica, investimenti nell’energia pulita- acqua come fonte energetica-, stop agli allevamenti intensivi, incentivi alla riconversione di terreni agricoli ad agricoltura biologica , bonifiche dei siti in cui marciscono i rifiuti tossici, moda biologica- tema cruciale e spesso ignorato, ecc., allora perfetto. Ma io, invece, ho la sensazione che sia una sorta di avviso ai naviganti, un modo di ridimensionare l’impegno sul fronte ambientale; magari mi sbaglio, forse è la sensazione di una persona disillusa. Vedremo. Se invece avessi ragione, be’, sarebbe un guaio. Adesso non abbiamo bisogno ‘solo’ di qualcuno che sappia far quadrare i calcoli e sia abile a mettere in riga i numeri. Tantomeno abbiamo bisogno di quella che io chiamo politica del pendolo: che dà una botta decisa e rassicurante alle industrie- anche quelle inquinanti- e un’altra , leggera, e, a mio avviso non efficace, ai temi ambientali. Oggi è in ballo qualcosa di immenso e molto più importante di noi: il pianeta- non dimentichiamoci un dato : ”l’umanità rappresenta solo lo 0,01% di vita sulla Terra, ma ha già distrutto l’83% delle specie… in termini di biomasse, ecco le proporzioni degli organismi viventi sul pianeta: siamo circondati da piante e batteri, ma è l’uomo a comandare” (fonte green and blue Repubblica ). Serve una visione e una rotta chiara: il recupero ambientale, per tornare ad una mondo a dimensione di natura e di conseguenze di uomo. E siamo già molto in ritardo.Con la natura non si può fare il gioco delle tre carte, funziona con il popolo, in politica, è persino efficace quando lo facciamo con noi medesimi in ambiti relazionali- per auto convincerci che una data persona sia come diciamo noi e non come effettivamente è. Ma no, la natura non si lascia ingannare. Con la natura non si scherza, perché lei non ha bisogna di noi, e noi di lei, sì. Altro concetto semplice, ma sottovalutato. Ci siamo sentiti per troppo tempo al di sopra della natura anziché ben al di sotto. Abbiamo usato la furbizia per ‘trattare’ con lei e non l’intelligenza. Ed ecco i risultati. In sintesi: l’umanità si è messa in ginocchio da sola, se vuole rialzarsi deve cambiare tutto. A partire da sé medesima.Chiudo con una citazione di Giordano bruno: ” Verrà il secolo in cui l’uomo scoprirà forze potenti nella Natura.”

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