Il segreto delle parole

23 Febbraio 2025

La mia rubrica: Il segreto delle parole

L’uso del congiutivo benchè spesso sia complicato, è fondamentale perchè eprime un dubbio: capacità importante per capire il mondo. Chi analizza, dubita, pone domande e critiche riesce a fare la differenza nella storia dell’umanità. Non le masse uniformate.
La Boetie nel suo Disocorso sulla schiavitù, fra sgomento e rassegnazione, spiega come gli individui, invece, rinunciano con facilità alla loro specificità per diventare un gregge con un unico pensiero e senza coscienza.
Montaigne disse: “filosofare è dubitare”, aggiungo che solo attraverso al dubbio si arriva alla verità. Il punto partenza qual è ? “il riconoscimento dell’ignoranza è una delle più belle e sicure prove di giudizio che io conosca.” Quindi ambire alla sapienza significa ammettere la propria “non sapienza”. Socrate, Montaigne, La Boètie e tutte le grandi menti insegnano a dubitare.

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Inganni

Bugie, falsità, ipocrisia, ricatti, illusioni, delusioni, inganni, sono le varie sfaccettature dei complicati intrecci che spesso legano gli umani. Il libro, attraverso i suoi personaggi, svela come vengono viziate le giornate, deviati i pensieri, alterate le azioni, falsate le parole delle persone dalla non verità e dall’inganno. Inganno di cui il rapporto di Andrea e Chiara, coppia attorno a cui ruota la narrazione, è impregnato. Ma c’è anche la verità. Luce abbagliante ed invisa a molti, troppi uomini, che impongono, a chi gli è a fianco, il peso delle loro menzogne, delle loro maschere, di quello che sono e non sono, il peso di quello che non provano, il peso della loro freddezza.

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